In memoria di Daniele
06/07/2015
Corte franca
La storia di Daniele.
Appena nato, il 9.12.1981, quando lo misero tra le mie braccia nella stanza dell'ospedale di Clusone (Bergamo), ho contato i tuoi processi spinosi vertebrali, per assicurarmi che fossi completamente intatto.
Al momento del riconoscimento della tua morte, il 01/03/2015, ho notato le tue miriadi di fratture. Daniele, sei stato per tutti noi un grande mistero e una grande grazia: dalla tua nascita alla tua morte hai riempito noi con stupore.
Quante gioie, quante preoccupazioni, quante cose nuove hai portato nella nostra vita!
Sei stato per noi un soffio di gioia ed un uragano di dolore.........
Ricordo le notti trascorse a vegliare su di te, quando l'asma allergica ti tormentava: avrei voluto respirare per te.
Poi, alle elementari, riciclavi i vari motori dei tuoi apparecchi aerosol in sistemi di propulsione per teleferiche, mulini per presepi e varie altre invenzioni.
Sei sempre stato un leader per i tuoi fratelli e compagni di squadra.
Ti piaceva la vita in famiglia, nelle amicizie, a scuola.
Avevi la passione per lo studio, per questo non ti dava fastidio laurearti e laurearti ancora e ancora, e hai applicato ciò che hai imparato al tuo lavoro.
Hai provato la felicità di essere papà di Aurora (2010), Bianca (2011) e Camilla (2013).
I 33 anni di vita, durante i quali sei stato con noi, i tuoi genitori, i tuoi fratelli, i tuoi parenti, i tuoi compagni, i tuoi amici, la tua compagna, le tue figlie, sono stati per tutti un dono prezioso, di cui conserveremo il ricordo in un posto speciale nei nostri cuori.
Buon viaggio, Daniele, siamo certi che ci hai solo preceduto nel mistero della morte.
Tua madre Margherita
Corte Franca 07.06.2015
Daniele,il dono della vita è una grazia.
Il tuo corpo mortale, corruttibile, non è più tra noi, ma il tuo spirito ci accompagna ogni giorno e sarà presente per l'eternità.
Il tuo passaggio terra è stato veloce, con tante difficoltà, ma anche pieno di soddisfazioni.
Per me, specialista in pneumologia, era un'umiliazione avere un figlio asmatico, ma, negli ultimi il Signore ha permesso che tu guarissi perfettamente, per formare una vera famiglia.
Rallegravi gli amici con l'originalità dei tuoi progetti, con la serenità dei tuoi ideali e con il sorriso delle tue battute colme di acuzie.
In ogni occasione trasmettevi la gioia di vivere.
Desideravi essere felice con le tue bambine (Aurora, Bianca e Camilla) e con la tua compagna,non nelle cose materiali, ma nel profondo del cuore.
Avevi tanti sogni nel cassetto e speravi di realizzarli nel più breve tempo possibile,quasi fosse un presagio che la tua vita dovesse finire presto.
Dopo la laurea in medicina e odontoiatria,il master in "manager sanitario",alla Bocconi di Milano,i vari master a Vienna in anatomia ed in implantologia,i numerosi corsi e convegni che hai tenuto in
prima persona, mi riempivano di orgoglio, pensando al tuo futuro.
Anche i tuoi brevetti di pilota di aereo e la tua patente nautica erano frutto del tuo desiderio di usare i talenti ricevuti in dono.
Volevi che tutti apprezzassero la vita come una grande occasione che Dio ha donato all'uomo.
Mi raccontavi delle tue esperienze in India fra i lebbrosi,in Etiopia fra i poveri della Terra,.....ecc
Dedicare le nostre risorse agli altri",commentavi,"ci serve da misura per il nostro egoismo.
Amare gli altri significa morire a se stessi,per formare un nuovo corpo che sappia lodare e benedire Dio padre.
Hai donato i tuoi occhi,perchè possano ancora guardare questo mondo,da un'altra vita e noi possiamo impegnarci ad aprire il nostro cuore anche ai più deboli, ai più fragili ai perdenti.
Mi hai insegnato che la parola PERDONO è più importante del giudizio, della critica, del rimprovero.
Daniele, nelle preghiere quotidiane sarai sempre con noi.
Le mie lacrime non sono segno di disperazione, ma di gioia, come vorresti tu.
Tuo padre Giambattista.